Automatizzare il poliambulatorio con uno strumento innovativo ed efficace si può!
Oggi il problema che vivono i poliambulatori ed i centri diagnostici riguarda soprattutto la cosiddetta customer satisfaction (la soddisfazione del paziente) e la gestione del rapporto con esso sia prima della vendita della prestazione sanitaria che dopo ed il problema si risolve in un modo molto semplice: automatizzare il poliambulatorio.
Oggi i pazienti dei poliambulatori vogliono essere seguiti (come è giusto che sia) dalla prima fase, ovvero la prenotazione (che sia un semplice approccio verbale, telefonico o e-mail che sia) fino al post prestazione che potremmo definire in modo un pò brusco , post vendita.
Automatizzare il poliambulatorio come si fa?
Oggi i pazienti vogliono essere, coccolati, curati, serviti e riveriti e poi non vogliono essere trascurati. E’ impensabile al giorno d’oggi, interrompere la relazione con il paziente una volta che ha eseguito la prestazione nel nostro poliambulatorio.
Se ti puoi permettere di trascurarli, loro si possono permettere di tradirti e rivolgersi ad altri centri medici che li faranno sentire a casa loro e da te non solo non verranno più a visitarti, ma ( e ne hanno tutto il diritto) probabilmente parleranno male di te con i loro amici e conoscenti. tradiscono.
Sceglieranno un altro posto dove curarsi e/o fare prevenzione e questo nessun manager di un centro medico lo potrà impedire perchè il mercato e libero e i pazienti vanno dove vogliono, anzi vanno dove si sentono a casa e dove li fanno sentire importanti.
Come si risolve il problema dei pazienti che abbandonano un poliambulatorio per un altro?
Molto semplice: Curando il rapporto!
Questo ci insegna che la relazione con il cliente è identica a quella fra due persone che si vogliono bene. Va alimentata e stuzzicata quotidianamente e soprattutto va gestita con rispetto ed altruismo.
Perché dovrei spendere dei soldi in una struttura medica se dopo io , con le mie esigenze, i miei dubbi e le mie paure vengo messo nel dimenticato perchè sono stato solo un numero che ha contribuito al benessere economico di qualcuno?.
Prova a pensare. Fai arrabbiare tua moglie o tuo marito. Hai torto marcio, lei o lui inzia a farti un dispetto, poi due, poi tre, fino a quando non capitoli, chiedi scusa e per farti perdonare cosa fai? Compri un regalo riparatore nella speranza che la situazione rientri.
Ok. Pace fatta. Qui viene il bello.
Si quì te la devi giocare bene perché se il regalo è fine a se stesso e continui a comportarti come prima, hai solo posticipato la rottura definitiva e niente sarà più come prima. Hai Perso un/una paziente!
E non hai perso solo lui, ma tanti altri a cui lui dirà che la tua Struttura è inaffidabile e che non vale la pena effettuare una visita od un esame!
Come risolvere il problema?
Semplicissimo: Bisogna prendersi cura dei pazienti! Bisogna diventare un membro della loro famiglia ed automatizzare il poliambulatorio!.
Come si fa ad automatizzare un poliambulatorio?
Semplie: bisogna assolutamente cominciare ad usare il chatbot nel poliambulatorio.
Questo strumento effettuerà le operazioni ripetitive e banali in modo da poter occupare il personale addetto alla reception in azioni più redditizie. Quali sono le azioni più redditizie? Sicuramente una di queste è stabilire una connessione mentale con il tuo cliente e fare in modo che abbia tutte le risposte alle sue domande. Empatia con il paziente è la parola chiae
Io l’ho fatto da Ionoforetica, rete di poliambulatori di Bologna, ed i risultati si sono visti sin dal primo giorno.
Abbiamo installato il chatbot nel mese di aprile 2019 ed in soli quattro mesi avevamo già duemilacinquecento persone attive.
Persone che hanno chiesto informazioni, persone che hanno prenotato visite ed esami ed altre che si sono iscritte alla newsletter ( altro strumento di automation che affronteremo in uno dei prossimi post) partendo da questo semplice strumento.
Se decidi di installare il tuo chatbot nella tua piccola media impresa, ti consiglio di leggere il libro di Luciano Zambito intitolato Chatbot Marketing.