La strategia in un poliambulatorio o centro medico quanto è importante?
Ogni azienda o organizzazione che si definisca tale necessita assolutamente di un piano strategico di breve, medio e lungo periodo.
La strategia non si improvvisa, ma necessita di pianificazione, coinvolgimento, condivisione, azione e controllo (compresa la verifica) dei risultati attesi. Solo avendone verificato il risultato (l’aderenza tra l’esito dello stesso a quanto pianificato) possiamo capire se è stato fatto un buon lavoro e se il risultato degli obiettivi che ci eravamo dati ci soddisfa ed è in linea con quanto atteso.
I nemici della strategia in un poliambulatorio quali sono?
Nemico della pianificazione strategica è sicuramente l’essere approssimativi, non avere chiari gli obiettivi da inserire nel piano strategico e soprattutto non avere una temporizzazione di tali obiettivi (per questo gli obiettivi devono essere SMART, acronimo di: specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante, basato sul tempo).
Altro nemico della pianificazione strategica è il voler far tutto da soli, senza avere una visione di insieme e soprattutto non utilizzare nel modo giusto le risorse che abbiamo a disposizione (sia in termini di persone che di soldi da spendere).
Non impiegare bene le persone che abbiamo a disposizione e soprattutto lesinare sui costi per investimenti (il costo all’interno di un piano strategico di un poliambulatorio va visto come un investimento, ma tale deve essere) danneggia la crescita del nostro poliambulatorio o centro medico, anzi crea un effetto negativo è scatenerà la decrescita della nostra struttura e la distrazione del nostro personale che si presenterà ogni giorno al lavoro senza una motivazione valida se non quella di aspettare il 27 del mese per percepire lo stipendio.
Gli investimenti cosa sono nella strategia di un poliambulatorio?
L’investimento in fondo non è altro che spendere dei soldi con l’obiettivo di guadagnarne altri, quindi un costo positivo.
Ma se non entriamo in questa logica tratteremo sempre i costi come delle spese che gravano negativamente sul conto economico della nostra azienda e continueremo ad essere ingessati e a non prendere mai decisioni rilevanti e di conseguenza non avremo mai degli obiettivi chiari e soprattutto una pianificazione strategica degna di una buona vison aziendale. Ci specializzeremo invece nel tirare a campare e a gestire il nostro poliambulatorio piu’ o meno come la salumeria sotto casa (non me ne vogliano i salumieri: io adoro le loro prelibatezze!).
Ulteriori nemici della strategia in un poliambulatorio.
Un ulteriore nemico della pianificazione strategica è il procrastinare nel prendere decisioni, ma il non decidere impatta negativamente sulla gestione e sull’attività del poliambulatorio ed il personale si sentirà come se vivesse in un limbo (in attesa che qualcuno decida) e le performances dei dipendenti caleranno perchè non hanno una vision da condividere ed anche in queste persone si innescherà il meccanismo del tira a campare e non produrranno il valore aggiunto di cui un’azienda ha bisogno, perchè ricordiamocene bene: sono i dipendenti soprattutto quelli validi ad essere il valore aggiunto del nostro poliambulatorio e di qualsiasi azienda. Sono loro che permettono a manager e stakeholders di poter raggiungere il successo economico e professionale, ma senza stimoli anche il più intelligente e caparbio dei dipendenti si chiuderà a riccio e produrrà il giusto che serve per pagarsi lo stipendio e non apporterà mai modiche zelanti all’organizzazione.
Bisogna ragionare molto su questo aspetto e soprattutto fare in modo che ciò non accada perchè se questo modus operandi verrà perpetrato nel tempo produrrà i danni irreparabili che decreteranno la fine prematura di una azienda anche grande, perchè questo non è solo un problema che riguarda i piccoli imprenditori ma anche le grandi aziende, anzi, in esse il rischio è maggiore perchè il controllo è più difficile se non si hanno gli strumenti giusti o si delega la gestione a manager non qualificati specializzati nel tirare a campare.
Ma come dovrebbe essere pianificata una strategia in un poliambulatorio?
Innanzitutto con la definizione di obiettivi realizzabili (precedentemente abbiamo parlato di obiettivi SMART, e la realizzabilità è proprio una delle voci). Se abbiamo come obiettivo quello di duplicare il fatturato (a parte il fatto che pensare solo al risultato economico nella pianificazione è sbagliato e dimostra una mediocrità di pensiero) in un anno, sarà difficile centrare l’obiettivo e se dovessimo raggiungerlo, tenendo conto che la vita aziendale è fatta di tanti processi concatenati fra loro ma funzionali allo stesso risultato, sicuramente creeremo delle performance negative in alcune aree dell’azienda a vantaggio solo dei numeri da mostrare agli stakeholders. Io aggiungo che è fondamentale una buona comunicazione all’interno del poliambulatorio.
E quì entra in gioco la differenza tra dati qualitativi e dati quantitativi.
E’ grave che il manager guardi solo alle statistiche (centinaia di tabelle di excel con migliaia e migliaia di numeri e proiezioni senza anima ma che comunque sono importanti per delineare scenari futuri partendo dal passato a patto che si sappia interpretarli… ma a me risulta che tante aziende non sappiano nemmeno cosa sia un datascientist) e non anche a ciò che prova il paziente all’interno del poliambulatorio che dirige, alle percezioni che ha, al grado di soddisfazione della struttura e alla brand awareness che alla fine permette a lui ed agli investitori (stakeholders) di condurre uno stile di vita agiato, sicuramente migliore dei suoi dipend